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Utilizzo del flash

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PrRosalba
view post Posted on 17/10/2007, 17:14 by: PrRosalba




Ora che abbiamo capito il funzionamento in manuale del nostro flash, E SOLO ORA (chi ha ancora dubbi non prosegua, torni indietro a rileggere o chieda chiarimenti.... image), se possediamo un flash 'evoluto' vediamo cosa sono il funzionamento 'AUTO' e 'TTL'.

OLTRE IL FLASH MANUALE: L'AUTO-FLASH
Nel flash automatico la durata dell'emissione luminosa è variabile (sempre nell'ordine di millesimi di secondo). Una cellula posta sul corpo anteriore del flash, il più vicino possibile alla parabola, legge la luce riflessa dal soggetto e "ordina" al flash di interrompere l'emissione luminosa quando questa è sufficiente. Esattamente come avviene per gli esposimetri, "esposizione sufficiente" significa una media di valori tonali pari al grigio-medio al 18% (zona V della scala zonale).

Il flash automatico lavora "in automatico" a determinati diaframmi di lavoro, di solito tre o quattro. Il vantaggio sta nel fatto che la cellula, sempre rivolta verso il soggetto, legge la luce riflessa indipendentemente dall'orientamento della parabola, che può anche essere rivolta verso il soffitto o un'altra superficie riflettente.

Limiti del flash automatico? Essenzialmente due. Il primo è che alle brevi distanze di ripresa e con soggetti piccoli la cellula rischia di "puntare" su un'area diversa dal soggetto (di solito sullo sfondo); il secondo è che la cellula - posta sul flash - non può tenere conto dei fattori che riducono la quantità di luce che giunge alla pellicola, quali filtri colorati, filtri polarizzatori, filtri di densità neutra, oltre all'incremento del rapporto di riproduzione quando si lavora da vicino.

OLTRE IL FLASH MANUALE: IL TTL
Il flash TTL lavora in stretta collaborazione con la fotocamera cui è dedicato. Una cellula esposimetrica presente nel corpo dell'apparecchio e rivolta verso il piano focale misura la luce che effettivamente giunge alla pellicola, tenendo conto sia dell'eventuale presenza di filtri sia dell'incremento del fattore di posa dovuto all'aumento del rapporto di riproduzione. Quando la luce è sufficiente (e cioè quando l'insieme dei valori tonali ha raggiunto il grigio medio) la cellula "ordina" al flash di interrompere l'emissione luminosa.

Abbiamo fatto anche prima, parlando del flash automatico, la precisazione relativa al raggiungimento del grigio medio. Perché tanta pignoleria? semplicemente perché il grado di riflettenza del soggetto (ma anche dello sfondo) riveste un'importanza fondamentale. Se ad esempio il soggetto fosse molto scuro, la cellula "vedrebbe" poca luce e ordinerebbe al flash di prolungare l'emissione luminosa. Conseguenza: un soggetto sovraesposto. Per contro, se il soggetto, di piccole dimensioni, si stagliasse contro un muro bianco o uno sfondo molto luminoso (il cielo ad esempio) la cellula potrebbe venire ingannata dall'eccesso di luminosità e ridurre l'emissione luminosa, generando un'immagine caratterizzata da uno sfondo correttamente esposto ma da un soggetto scuro. In casi simili risulta più sicuro affidarsi alla procedura manuale descritta all'inizio.

Qual è il limite del flash TTL? Ovviamente la sua potenza. Si può usare anche in pieno sole e a tutta apertura, e lui fornirà un lampo debolissimo o non si accenderà affatto, ma se gli chiediamo una prestazione eccessiva (soggetto a 20 metri con f/32), lui rischia di non farcela. Tutto dipende dal suo NG.



Un flash usato in automatico o in TTL può essere liberamente associato ad altre fonti di luce (purché caratterizzate dalla stessa temperatura cromatica): il sole, una finestra, un soffitto bianco che riflette la luce diurna, il cielo coperto. Gli effetti ottenibili sono limitati solo dalla fantasia del fotografo.

Se lo si associa a fonti di luce artificiale (cioè con diversa temperatura cromatica, come le alogene da studio) si possono ottenere contrasti cromatici interessanti, a dispetto di chi proclama, come fosse una legge inderogabile, che le fonti di luce non vanno mai mischiate. Ma come al solito la creatività va al di là delle regole.

Michele Vacchiano © 2/2003
 
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7 replies since 15/10/2007, 13:27   2017 views
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