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Prodotti chimici per lo sviluppo in casa, Come sceglierli?

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PrRosalba
view post Posted on 3/4/2007, 10:03 by: PrRosalba




TIRAGGIO DELLA PELLICOLA

Una volta che si comincia a sviluppare da sè si comincia a vedere che le pellicole o i tempi di sviluppo dei rivelatori tengono conto del cosiddetto tiraggio della pellicola, ossia l'utilizzo ad una sensibilità diversa da quella nominale.
A cosa serve il tiraggio?
Teniamo conto che le pellicole rapide odierne sono in grado di fornire una grande nitidezza e definizione in condizioni di luce tra le più differenti. Anche quando vengono “forzate” a sensibilità maggiori del doppio o il triplo della loro sensibilità nominale riescono a fornire risultati tecnicamente accettabili ed artisticamente molto interessanti. Anzi, l’estensione e la compressione tonale che si ottengono sovraesponendo e sottosviluppando (esposizione ad una sensibilità inferiore alla nominale + diminuzione del tempo di sviluppo) e sottoesponendo e sovrasviluppando (esposizione ad una sensibilità superiore alla nominale o "tiraggio" + aumento del tempo di sviluppo) sono da considerasi insostituibili mezzi di espressione fotoartistica.

Un esempio?
a) Una Kodak Tri-X esposta a 400 Iso e sviluppata in Kodak D 76 1+1 fornisce una gamma tonale equilibrata e normale;
b) se la stessa emulsione la esponessimo a 1600 Iso e prolungassimo il tempo dello stesso sviluppo otterremmo un considerevole aumento del contrasto accompagnato da un’accentuata granulosità, effetti questi che potrebbero essere ricercati per drammatizzare il soggetto; noi personalmente comunque consigliamo, se servono 1600 iso, di utilizzare una pellicola a 1600 iso, riservando il tiraggio per situazioni come un concerto, teatro o altro, quando non si ha con sè una pellicola dalla sensibilità adatta, mentre al contrario la sovraesposizione (l'opposto) fornisce in diversi casi risultati interessanti:
c) se, viceversa, volessimo estendere la gamma tonale di un soggetto molto contrastato dovremmo esporre la Tri- X a 200 Iso (sovraesposizione) e diminuire il tempo di permanenza nello sviluppo. Questo uso della sovraesposizione consente di ottenere plasticità nelle immagini e grande distribuzione delle tonalità di grigio. Vedi anche 'esporre per le ombre e sviluppare per le luci' nell'intervento successivo.

Variare il contrasto con questa tecnica significa porsi rispetto al soggetto con l’idea di comprimere le tonalità intermedie (aumento del contrasto) oppure produrre una estensione tonale intermedia per far risaltare particolari nelle luci estreme.
Da tutto ciò, in considerazione anche di quanti e quali tipi di rivelatori dagli effetti più diversificati esistono in commercio (grana fine, grana grossa, compensatori, alto contrasto, alta acutanza), si comprende quante combinazioni pellicola, sensibilità e rivelatore possano contribuire al risultato finale.

Edited by audario - 12/7/2007, 18:00
 
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23 replies since 20/3/2007, 13:07   35257 views
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