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Prodotti chimici per lo sviluppo in casa, Come sceglierli?

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PrRosalba
view post Posted on 20/3/2007, 13:31 by: PrRosalba




3. FISSAGGIO

Anche in questo caso c'è solo l'imbarazzo della scelta. Poiché lo stesso prodotto può usarsi anche per il fissaggio delle stampe e poiché non ha problemi di conservazione come il rivelatore, conviene acquistare i flaconi più grandi. Conviene utilizzare i fissaggi cosiddetti rapidi all'ammonio tiosolfato, preferibili a quelli normali perchè ci si impiega meno tempo.

Lo sviluppo produce argento metallico, lasciando inalterato l'alogenuro; l'emulsione resta lattiginosa, a bassa trasparenza, per la presenza dell'alogenuro non esposto e non annerito, ma che potrebbe annerire - in seguito - per la sola azione della luce. Il fissaggio scioglie l'alogenuro, formando un sale complesso, e rende trasparente l'emulsione; la sua azione non deve essere quindi limitata al tempo necessario a produrre la trasparenza, ma protratta per un tempo ulteriore, almeno uguale a questo, per asportare il sale complesso dall'emulsione, riducendo i residui di bromuro d'argento al disotto di livelli che potrebbero risultare dannosi per la conservabilità del materiale. Un prolungamento - entro limiti ragionevoli - del tempo di fissaggio non produce alcun effetto dannoso; solo dopo alcune decine di minuti si può osservare una riduzione della densità globale, per la blanda azione dissolvente del tiosolfato sull'argento metallico.
La gestione del bagno di fissaggio è semplice: si verificherà con la cartina al tornasole il permanere dello stato di acidità, si controllerà che i tempi di trasparenza dell'emulsione non superino il doppio di quelli del bagno fresco: oltre questo limite il prodotto è da considerarsi praticamente esaurito. La scarsa acidità potrà essere compensata dall'aggiunta di pochi mi/litro di acido acetico; l'uso del bagno di arresto, di solito, evita il pericolo che l'acidità diventi insufficiente.
Il bagno di fissaggio è normalmente costituito da una soluzione di tiosolfato di sodio - circa al 30% - addizionata di metabisolfito di potassio (o di altro prodotto acidificante) nella misura media di 20 g/litro. Invece il tiosolfato di ammonio, al 20%, ha un'azione più rapida. Si possono aggiungere altri prodotti: acido borico (10 g/litro), acido acetico (15 mi/litro), solfito di sodio anidro (15 g/litro), che esercitano un'azione tampone del pH. Altre aggiunte possibili sono gli allumi, di cromo o di alluminio, per i fissaggi cosiddetti induritori; il bagno induritore, utile nei climi tropicali, richiede tuttavia un prolungamento del lavaggio finale, per la ridotta permeabilità della gelatina indurita.


ILFORD
HYPAM, ora in fase di sostituzione con il RAPID FIXER: universale per tutte le pellicole bn. Va diluito 1+4; il tempo di fissaggio è indicato min 2/5 min.: noi suggeriamo 8 min; si introduce il fissaggio nella tank e si fa partire il timer, si agita per 30 secondi, si batte la tank un paio di volte su una superficie dura per eliminare eventuali bolle d'aria formatesi durante l'agitazione (come già fatto per lo sviluppo), si lascia riposare per 30 secondi, ogni minuto successivo si agita per circa 15 secondi, allo scoccare dell'ottavo minuto si svuota la tank. Si conserva sei mesi una volta aperto e 7 giorni una volta diluito. Capacità 24 pellicole 135-36 con un litro di soluzione.

KODAK
Chi usa negativi Kodak, come TriX o TMax, si accorgerà che con il metodo ed i tempi di fissaggio utilizzati normalmente su altre pellicole, capita a volte di ottenere pellicole con un colore tendente al rosa, effetto problematico perchè ciò in fase di stampa altera la risposta delle carte a contrasto variabile. Con queste pellicole è consigliabile utilizzare il fissaggio Ilford Rapid Fixer oppure il Kodak Rapid Fixer oppure il Kodak Tmax fixer, a base di tiosolfato di ammonio:
KODAK Rapid Fixer: vigorosa e frequente agitazione per 5-6 minuti a temperatura compresa tra 18 e 24°C.
KODAK TMax Fixer: agitazione continua per il primo minuto, poi 5s ogni 30s per un totale di almeno 8 minuti a temperatura compresa tra 20 e 27°C. Va diluito 1+4 e si conserva 6 mesi diluito (o almeno così dice la casa) o in bottiglie aperte.
Per mantenere i tempi di fissaggio più corti possibile, la Kodak raccomanda il KODAK Rapid Fixer o il Kodak Tmax fixer. Usando altri fissaggi non Kodak o gli stessi Kodak, come KODAK Fixer o KODAFIX, fissare invece per 10 minuti o il doppio del tempo necessario perchè la pellicola sia trasparente; si può controllare la pellicola dopo 3 minuti in KODAK Rapid Fixer o 5 minuti in KODAK Fixer o KODAFIX.
Importante: il fissaggio si esaurisce più rapidamente con le pellicole TriX o TMax che con altre. Se i negativi mostrano una dominante magenta (rosa) dopo il fissaggio, significa che questo è quasi esaurito o che il tempo di fissaggio è stato insufficiente, quindi ripetere il fissaggio in fissaggio fresco e rilavare, anche se il negativo è già asciutto, oppure, se il rosa non è pronunciato ed irregolare sulla superficie della pellicola, rimuoverlo utilizzando KODAK Hypo Clearing Agent.

Ilford Rapid Fixer, Ilford Hypam, Kodak Rapid Fixer Kodak Tmax fixer, Kodafix o Ektaflo Fixer sono fissaggi al tiosolfato di ammonio, che lavorano più velocemente dei convenzionali fissaggi al tiosolfato di sodio, come il Kodak Fixer. Le pellicole TMax vengono fissate in 5-6 minuti con fissaggi freschi al tiosolfato di ammonio, mentre richiedono più di 10 minuti con fissaggi al tiosolfato di sodio.

Edited by audario - 18/3/2010, 15:26
 
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