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Prodotti chimici per lo sviluppo in casa, Come sceglierli?

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PrRosalba
view post Posted on 20/3/2007, 13:20 by: PrRosalba




1. RIVELATORE (sviluppo)

Sostanzialmente bisogna operare due scelte a priori:
I) rivelatore in polvere o liquido? Quelli in polvere hanno una durata praticamente illimitata nel tempo, finchè non vengono diluiti (a proposito: conviene preparare sempre tutto il contenuto della busta, in quanto la polvere è una miscela di diversi prodotti, che potrebbero non essere uniformemente distribuiti portando a variazioni di concentrazione e conseguentemente risultati non ottimali), e costano meno; di contro, bisogna prestare attenzione all'acqua con cui si diluiscono, che se troppo calcarea o poco pura in generale, può creare problemi; altra caratteristica negativa è che nella preparazione si devono respirare vapori non proprio benefici per la salute. Quelli liquidi costano un pò di più, durano molto meno, ma fanno risparmiare in tempo e salute.
II) rivelatore specifico per una determinata pellicola o universale? La risposta è abbastanza ovvia: chi usa prevalentemente lo stesso tipo di pellicola, sceglierà il rivelatore che la casa madre ha elaborato appositamente, anche se quelli generali, se di buona marca, non hanno molto da invidiare, come vedremo.

In base alle caratteristiche, i rivelatori si possono suddividere in:
a. rivelatori a grana media-fine o universali sono abbastanza rapidi ed accurati. Sfruttano tutta la sensibilità della pellicola e possono essere impiegati per qualsiasi tipo e formato di film. Un esempio è il Kodak D-76
b.rivelatori ad azione rapida più veloci di quelli universali, impiegati dai laboratori fotografici dei giornali e delle agenzie di stampa. Forniscono in breve tempo negative con contrasto maggiore e grana alquanto grossa. Consigliati per lo sviluppo di pellicole molto morbide e per il trattamento delle negative molto sottoesposte. Un esempio è il Kodak D-19
c. rivelatori a grana fine vengono impiegati specialmente per le pellicole 35mm. Con questi rivelatori è necessario aumentare l'esposizione della pellicola di 1/2 diaframma, a seconda del tipo di rivelatore usato. Un esempio è il Kodak Microdol. Molti confondono questi "fine grain" con i finegranulanti, ma sono cose completamente diverse, non assimilabili e per scopi diversi. I finegranulanti svolgono una azione di solvente sull'argento riducendo gradualmente le dimensioni dei grani (e di conseguenza diminuendo la definizione e pelando le luci). I fine grain "spezzettano" i grani dando la sensazione di una grana più fine ed essendo (in genere) fortemente compensatori consentono di "tirare" le pellicole. Un esempio di finegranulante è l'Ilford Perceptol.
d. rivelatori a grana ultrafine producono una grana ancora più fine, richiedono però un aumento di esposizione da uno a due diaframmi. Esempi sono il Kodak D-25 e il Paterson Acutol S
e. rivelatori ad alto contrasto si utilizzano per lavori di riproduzione e per effetti grafici. Esempi sono il Kodak D-8 e il Kodak D-11
f. rivelatori tropicali consentono di sviluppare con temperature sino a 32°C. Di solito, a questa temperatura la gelatina della pellicola potrebbe staccarsi dal supporto. Comunque, con un pò di attenzione nel mantenere la temperatura al di sotto di tale valore, si può ottenere un ottimo sviluppo della pellicola. Questi rivelatori vanno però impiegati solo in casi estremi, in particolare quando l'uso del tipo universale non è possibile. Un esempio è il Kodak DK-15

Altro tipo di suddivisione si può fare in base al Campo di Luminanza del Soggetto (CLS) che si vuole ottenere:
I. rivelatori normali Corrispondono alla precedente categoria a., grana media-fine, questi rivelatori sono adatti a sviluppare pellicole su cui abbiamo impresso fotografie che abbiano una "normale" scala tonale, quella compresa cioè fra i cinque e i sei diaframmi fra le basse e le alte luci, quando cioè il Campo di Luminanza del Soggetto (CLS) vada a coprire l'intervallo di Latitudine di Posa (LdP) più comune nelle normali pellicole. I rappresentanti più famosi appartenenti a questa categoria sono senza dubbio il D76 Kodak/ ID11 Ilford/ S-38 Ornano sia concentrato che diluito nella proporzione 1+1 oltre al sempre verde Rodinal nella concentrazione sia 1+25 che in quella 1+50.
II. rivelatori compensatori Corrispondono alla precedente categoria c., grana fine e finegranulanti. I soggetti adatti a questi rivelatori sono quelli in cui la differenza del CLS è elevata, quelli cioè in cui la differenza tra alte e basse luci è molto lontana. In questi casi l'uso di pellicole con sensibilità medie e basse è quasi d'obbligo e per ottenere quindi anche in questo caso un'elevata scala tonale è consigliabile esporre per una sensibilità inferiore di un terzo o anche della metà del valore nominale, si ricorre allora a questa tipologia di rivelatori che "compensano" appunto la riduzione dell'indice di esposizione. Oltre a questi pregi però vi è anche il rovescio della medaglia, i compensatori sono anche finegranulanti, riescono cioè a far apparire ancor meno, attraverso un processo chimico, la grana di pellicole, sembrerebbe una gran bella cosa, ma per far questo si ottiene un abbassamento generale del contrasto e una minor definizione. Appartengono a questa categoria rivelatori famosissimi come il D23 Kodak, il T-Max Kodak, l'Ilford Perceptol alla diluizione 1+1 o 1+3 o il Fino S 31 Ornano
III. rivelatori energici hanno un impatto particolare sull'emulsione e sono indicati per pellicole ad alta sensibilità sottoposte al tiraggio. La conseguenza nell'uso di questi rivelatori è
una evidente compressione della scala tonale (aumento del contrasto) e un evidente aumento della grana. Sono usati soprattutto per recuperare pellicole esposte intenzionalmente o meno per sensibilità superiori a quelle nominali o per fini creativi. Il più famoso tra questi rivelatori è senz'altro il Microphen, sia diluito che no, della Ilford.
IV. rivelatori ad alta acutanza servono ad avere il meglio dalle pellicole a bassa sensibilità e in cui i soggetti devono restituire i minimi dettagli anche con un evidente effetto bordo.
Appartengono a questa categoria il Nucleol bf e il Fino ST33 Ornano diluito 1+1, il Kodak D50 e il Neofin blu Tetenal.

A questo punto, la scelta dettata dal proprio gusto personale: chi sviluppa in proprio le pellicole deve decidere se appartenere (almeno per la durata di una confezione di rivelatore) al mondo dei "rodinal-isti" (grana più secca ed evidente, neri neri e bianchi bianchi, maggiori contrasto e nitidezza) o a quello dei "D-76-isti" (per basse sensibilità) / "microphen-isti" (per alte sensibilità) (grana più morbida ed elegante, meno secca e ruvida, ampie scale di grigi, gamma tonale più estesa e più delicata). Tutte le altre categorie e relativi rivelatori derivano da queste o ne sono intermedie, ma quelle due costituiscono il riferimento di partenza da cui cominciare.


Il parametro dello sfruttamento (quante volte si può riutilizzare il liquido) è espresso in dmq/litro, ricordando che le superfici delle pellicole sono: 135/36 5,2; 135/24 3,5; 120 5,1.

AGFA
Rodinal Liquido concentrato da diluire. Monouso perchè fortemente alcalino, in virtù della soda caustica. Concentrato si può conservare molti anni, diluito dura pochissimo, anzi diluirlo poco prima di utilizzarlo. E' uno dei rivelatori più anziani (dal 1891), più utilizzati, più economici. Rende fortemente il contrasto, controllabile entro certi limiti colle diluizioni maggiori. Grana secca, ma piacevole. Non è certo un rilevatore di grana fine, ma ha un'ottima nitidezza. Si diluisce da 1:10 a 1:100 (sopra 1:50 utilizzare però acqua presolfitata, con aggiunta di un paio di g/litro di solfito di sodio)), classicamente 1:25 (che dà risultati un pò più scialbi) e 1:50. Agitazione: continua nel primo minuto, poi ogni 30s. Dà il meglio di sè con Agfapan 100, Tri-X per grana secca, Panatomic-x ad alta diluizione. Sopra i 100 iso non è consigliabile, se non per ottenere una bella grana secca e definita con i 400 iso di Tri-X o anche di HP5. Per i tempi di sviluppo, D.R. Fotografia e tabella in fondo alla stessa pagina.

Rodinal Special Liquido concentrato da diluire, di proprietà simili al Rodinal base, con tempi di trattamento più brevi. Mantiene la grana a dimensioni più accettabili del Rodinal, anche se sono la maggioranza gli amanti del Rodinal base, che apprezzano la sua grana grossa e secca. Ha miglior effetto compensatore, il contrasto è un pò più mite del Rodinal, ma pur sempre vivace. Diluizione 1+15. Agitazione continua per il primo minuto, poi ogni 30s. Allo stato pronto all'uso ha uno sfruttamento fino a 50-75 dmq/litro (il tempo va aumentato di 30' per ogni successivo sviluppo). Adatto anche a sensibilità un pò più alte del Rodinal. Per i tempi di sviluppo, D.R. Fotografia
Per migliorare l'acutanza e l'effetto compensatore senza incrementare il contrasto, molti tendono a diminuire il tempo di sviluppo rispetto a quanto indicato dal produttore (ad esempio la trix sviluppata per 4' anzichè 6' come indicato dal produttore), noi invece consigliamo di utilizzarlo più diluito, diluizione 1+20 anzichè 1+15, agitazione 10" al minuto e tempi a 20°C: T-Max 3200 8' 00'' / T-Max 400 5' / T-Max 100 6' / TRI-X 400 6' / TRI-X Prof 320 5' 30" / HP5 Plus 400 5' / FP4 Plus 125 '' '' 4' / Pan-F 50 3' 30" / Plus - X 125 5'.
Se invece volete stare alla diluizione classica 1+15, agit.azione continua 1° minuto poi 5" ogni 30", capacità di trattamento 10/12 pellicole x litro, se tra uno sviluppo e l'altro passa del tempo aumentare i tempi in questo modo: da 1 a 3 gg. + 5%, da 4 a 8 + 10%, da 1 a 2 sett. + 15%, oltre 2 sett. + 20%, durata della soluzione di lavoro max 3 mesi. I tempi seguenti sono riferiti alla temperatura di 20°: Agfa Apx 25 @25 - 4 min / Agfa Apx 100 @ 125 - 4 min / Agfa Apx 400 @ 400 - 4 min / Fuji 400 @ 320 4 min / Fuji 1600 @ 800 3 min 30 sec / Ilf PanF @ 64 3 min 30 sec / Ilf HP5 @ 320 4 min / Tmax 100 @50 5 min / Tmax 400 @250 5 min / Tmax 3200 @ 3200 6 min / Plus X @ 125 5 min / TriX @ 320 6 min




KODAK
D-76 In polvere. E' il classico "universale" "normale" (non troppo energico, non troppo compensatore, a grana fine ma non eccessivamente solvente. E' lo stesso prodotto che la Ilford chiama ID-11 e la Ornano S-38. Si comporta bene fino a 800 iso, dopo presenta velo e toni poco gradevoli. Grana più fine se usato concentrato, nitidezza aumentata se diluito 1+1. Non adatto al tiraggio spinto. Sfruttamento 50 dmq/litro: usato stock conviene adottare il sistema di allungare i tempi del 10% per ogni rullo trattato fino a raddoppiare il tempo, perciò 2° rullo +10%, 3° +20%, ....., fino a 11° +100% (che è il doppio del tempo di partenza), poi buttare via, tutto ciò entro sei mesi dalla preparazione, conservato in bottiglia piena e al buio (consigliamo di riutilizzarlo solo se in sequenza, visto il costo non elevato, e di fare bottiglie di stock ciascuna da un litro, perchè aprendo e chiudendo spesso le bottiglie è facile che si ossidi prima dei sei mesi). Se utilizzato diluito, è monouso. Agitazione: 15s iniziali e 5s ogni 30s successivi. Adatto a tutte le pellicole, dà il meglio con Agfapan 25, TMax100, FP4 e Tri-X. Per i tempi di sviluppo, D.R. Fotografia

T-Max Liquido concentrato, concepito per le pellicole T-Max, può essere utilizzato con ottimi risultati anche su altre pellicole, purchè tabulari. Si presta bene al tiraggio (fino a tre stop). Eccellente sfruttamento della sensibilità, con leggibilità nelle ombre. Agitazione: 5-7 rovesciamenti energici iniziali in 5s, poi lo stesso ogni 30s. Sfruttamento 60 dmq/litro se concentrato (12 rullini 135/36 o 120). Prezzo elevato. Concentrato si conserva per due anni, diluito (1+4) fino a 6 mesi in flaconi pieni e ben chiusi. Non è stata resa nota la formulazione, anche se risultati praticamente uguali si hanno con l'Ornano MX.

X-tol In polvere. Se usato diluito è monouso, non ingrossa la grana (anche se appare più impastata che con il D-76) e ha comunque un buon effetto compensatore. Diluito 1+3 è problematico da usare; con le pellicole esposte a sensibilità nominale è meglio usarlo a 1+1 a perdere per pellicole 400iso, 1+2 per pellicole 100 iso, stock per pellicole 400iso tirate o ultrasensibili. In media non dà risultati migliori del D-76, tranne che con Fuji Neopan 400 (grana fine e secca), Fuji 100 Acros (con una resa però molto "fredda", più adatta ad architetture che a ritratti), Kodak PlusX (grana più fine del D-76). Un vantaggio è che, pur producento un macrocontrasto simile agli altri rivelatori, sfruttando molto bene la sensibilità delle emulsioni produce negativi che possono essre stampati - a parità di microcontrasto e granulosità - più grandi del 10% circa. Infine come vantaggi grande stabilità nel tempo (oltre un anno in flaconi ben tappati e senz'aria) e grande capacità (un litgro sviluppa fino a 15 rullini 135/36 o 120 aumentando opportunamente il tempo di trattamento). Per i tempi di sviluppo, pubblicazione Kodak J-107 - Kodak Xtol.

HC-110 Liquido concentrato, di uso esteso a diverse applcazioni a seconda della diluizione. Contrasto tendenzialmente elevato e gamma tonale estesa. Diluizione: da 1:15 a 1:79; le istruzioni per la diluizione generano confusione: viene consigliato di passare attraverso una diluizione intermedia, per poi "allungare" ulteriormente il preparato. Risulta più comodo e più indicato ad una buona conservazione la diluizione direttamente dal liquido concentrato (procurarsi una siringa senza ago, data la consistenza "mielosa"), in ragione di 1:15 (dil. A) o di 1:31 (Dil.B). Con la confezione da 1L si trattano più di 100 rullini, quindi è molto economico. Agitazione: 15s iniziali e 5s ogni 30s successivi. Conservazione: diversi anni, per il liquido concentrato; le diluizioni 1:15 e 1:31 si conservano per 1 settimana, diluizioni maggiori sono monouso.
Rivelatore concentrato energico. pH:9,40 a diluizione A; non eccesivamente elevata. Contrasto vigoroso. Sfruttamento sensibilità buona, con lieve incremento della sensibilità nominale e possibilità di aumentare significativamente le densità di medie ed alte luci. Granularità: grana molto vistosa, pur se secca e ben disegnata. Acutanza: discreta, ma non eccezioale in assoluto. L'aspetto generale della stampa risulta però solitamente gradevole per il macrocontrasto vispo. Abbinamenti: non sgradevole con FP4, e Plus-x. Utile per "tirare" il trattamento delle 400 ASA. Ottimo con la HP5, buoni risultati con Kodak TriX, Agfa APX400, la Fuji Neopan 400.
link alla scheda prodotto Kodak in inglese
link a scheda prodotto non ufficiale in inglese
E' un rivelatore molto tollerante nel senso che ammette di buon grado piccoli errori nella durata del trattamento o nella temperatura (l'Xtol invece no).


ILFORD
ID-11 vedasi Kodak D-76

Microphen In polvere. Adatto al tiraggio. Grana fine. Agitazione 15s iniziali e 10s ogni 30s successivi. Sfruttamento 50 dmq/litro se puro; se diluito è monouso. Si adatta a tutte le pellicole, particolarmente indicato con le alte sensibilità. Rispetto all'ID11/D76, rende le ombre più aperte e migliora in generale la nitidezza, diminuendo il contrasto. Per i tempi di sviluppo, D.R. Fotografia

Ilfosol Liquido concentrato da diluire 1:9-1:14 (quest'ultima sconsigliata). Monouso. Grana fine, ma flocculata, non ben definita. Non adatto al tiraggio. Si comporta bene con le alte sensibilità esposte nominalmente. Agitazione 15s iniziali e 10s ogni 30s successivi. Sconsigliato perchè ha una conservazione limitatissima (pochi mesi dalla produzione), quindi deve essere comprato soltanto se si può esser sicuri che sia freschissimo ed usato entro breve. Tener presente che la sua ossidazione avviene senza cambiare il colore originario, quindi non si può essere sicuri non sia già scaduto.

Ilfotec DD-X Liquido concentrato da diluire 1+4, è un rivelatore a grana fine formulato sulle caratteristiche delle pellicole Ilford, specialmente per la linea Delta Pro. In particolare è il rivelatore ideale per Delta 3200. Si comporta molto bene anche con le Kodak TMax.


TETENAL
NEOFIN Rosso e Blu D.R. Fotografia rivelatore interessante la cui disponibilità sul mercato italiano è purtroppo attualmente sospesa. Si tratta di uno sviluppo fortemente compensatore. Agisce al limite dell'esaurimento: come tale richiede AGITAZIONE CONTINUA e prolungamento dei tempi di sviluppo nel caso si tratti di più di una pellicola contemporaneamente. E' confezionato in fialette monodose di liquido concentrato. E' piuttosto caro. pH 10,80 per entrambe le versioni. Contrasto: medio basso, con forte capacità compensatrice. La versione "Blu" è pensata per le pellicole di bassa sensibilità, ed è lievemente meno contrastata della versione "Rosso" per pellicole di sensibilità medioalta. Sfruttamento sensibilità:medio. Appena appena quella nominale, con una certa preferenza alla sovraesposizione di mezzo stop quando si desideri una densità generale un briciolo più elevata del necessario. Granularità: buona. Non eccezionalmente disegnata, un po' fioccosa. Acutanza: discreta per il rosso, elevata per il blu, che rientra tra gli sviluppi ad alta acutanza (che servono ad avere il meglio dalle pellicole a bassa sensibilità e in cui i soggetti devono restituire i minimi dettagli anche con unevidente effetto bordo). Abbinamenti: Agfapan 25 per ottima compensazione con bassa sensibilità; Plus-X. Non consigliabile con Tri-X. Attenzione: è indispensabile l'agitazione continua per la durata indicata per ciascuna pellicola.
Proprietà:Prodotti liquidi concentrati, commercializzati in fiale di vetro da 25ml. Il blu è dedicato alle basse-medie sensibilità, il rosso alle alte sensibilità. Acutanza elevata. Diluizione:da 1:11 a 1:27 Agitazione:I tempi di trattamento suggeriti dalla Casa sono riferiti a 2 procedure di agitazione per rovesciamento: ogni 3s oppure ogni minuto. Sfruttamento:Alla diluizione 1:11 una fiala serve per un solo trattamento (la fiala da 50ml serve per fare 600 ml a 1:11; la fiala da 30 ml serve per fare 360 ml); alla 1:27, per 2 trattamenti (la fiala da 30 ml serve per fare 810 ml)Conservazione:Nella fiala originale si conserva almeno un paio di anni; in fiala aperta e parzialmente usata va utilizzata entro 3 o 4 settimane.
Accoppiamenti e tempi consigliati (a 20°C): Agfa APX-25 in blu 1+11 16 min. (eccellente); APX-400 in rosso 1+11 9 min; Ilford PanF in blu 1+11 11 min; HP5 in rosso 1+11 9 min;


Fin qui per poter scegliere il rivelatore in base a determinate caratteristiche che ricerchiamo o se abbiamo già un determinato rivelatore in casa; ma se invece sappiamo di utilizzare quasi sempre lo stesso tipo di pellicola, vediamo di creare una banca dati per scegliere un rivelatore in base alla pellicola:
ILFORD FP4+ 125 Kodak D-76(1+1 o 1+3)/Ilford ID-11/Ornano S-38 sono i più consigliati; noi usiamo l'ID-11 1+1 a sensibilità 125 con tempo 9 min a 20 °C; Rodinal 1+25 se si vuole accentuare la grana; tempi da bugiardino. In Kodak Xtol 1+1 per 10 minuti a 20*, agitazione continua per i primi 30 secondi, poi 5 rovesciamenti per 5 secondi ogni 30 secondi, rende una gamma di grigi estesissima. In Kodak TMax, 8 min a 20°C, con agitazione "alla kodak", 5-7 agitazioni iniziali, poi lo stesso ogni 30s.
ILFORD HP5+ 400 Ilford Microphen (consigliamo di esporla a 200 iso 1+3 16 min -ottima per ritratto-, 1+1 a 400, oltre stock), Kodak D-76(1+0 o 1+1)/Ilford ID-11/Ornano S-38 e Ilford Ilfotec DD-X sono i più consigliati;
ILFORD Delta 100 esposta a 50 D76 1+1 10minuti; esposta a 100 D76 1+1 11minuti. A 50 con Rodinal 1+50 11 minuti.
ILFORD Delta 400 consigliata per un'incredibile sensazione di nitidezza e grana finissima esposizione a 200 in Rodinal 1+50 per 12minuti, sempre esposta a 200 D76 1+1 10minuti; esposta a 400 D76 stock 9minuti; usando l'apposito Ilfotec DD-X, a 20°C, se esposta a 200 6 minuti, se esposta a 400 8 minuti.
ILFORD Delta 3200 Ilford Microphen, Ilford Ilfotec DD-X e Ilford ID-11/Kodak D-76 sono i più consigliati. Esposta a 1600 in Microphen stock 8 min, in D-76 stock 9,5 min. Esposta a 1600 in Kodak TMax 1+4 per 7,5 min a 20°, 5-7 agitazioni iniziali in 5s, poi lo stesso ogni 30 secondi. Esposta a 3200in Kodak TMax 1+4 per 8,5 min a 20°, 8 min a 21°, 7 min a 22°, 6,5 min a 23°, 6 min a 24°, 4 agitazioni in 10s, ogni 60 secondi.
ILFORD SFX 200 (infrarosso) esposta a 400 microphen 1+0, 10 minuti.
ILFORD Pan F+ 50 esposta a 50 ID11 1+1 x 8' e 30". Esposta a 25 D76 1+3 per 14 minuti con agitazione di 30" iniziali + 10 secondi a metà trattamento + 10 secondi ad 1 minuto dalla fine (le pause DEVONO essere rispettate scrupolosamente e in esse la tank non deve essere toccata minimamente), poi un fissaggio abbondante. Esposta a 25, e volendo un risultato con basso contrasto, Rodinal a 20° 1+50 per 8' 30", 2 inversioni ogni 2 minuti. Esposta a 25, e volendo un risultato con medio contrasto, Rodinal a 20° 1+50 per 6', 2 inversioni ogni 2 minuti. Esposta a 25, e volendo un risultato con forte contrasto, Rodinal a 20° 1+75 per 5', in stand development, senza agitazione, svuotando la tank una decina di secondi prima dei 5 minuti, in modo da iniziare il lavaggio dopo 5' esatti. Esposta alla sensibilità nominale necessita di un rivelatore che ne esalti l'acutanza, molto compensatore e che tenga il contrasto sotto controllo, come il D76 molto diluito. Ilford consiglia il Perceptol, un rivelatore solvente che non sfrutta appieno la sensibilità ma che riduce ulteriormente la grana, ma l'acutanza ci perde troppo. In HC110 B, esposta a 50 iso, 6' 30'' a 20°, agitazione 30'' poi 3 agitazioni al minuto.


KODAK Tri-X 400 Rodinal se si vuole esaltare la grana secca ed avere stampe dal gusto retrò; Kodak D-76/Ilford ID-11/Ornano S-38 per cercare nitidezza e poca grana. Esposta a 400, 21°, Rodinal 1+50 per 14', agitazione 60'' iniziali poi 10'' ogni 60''. Esposta a 400, 21°, ID-11 1+1 per 12', agitazione 15" ogni 60". Esposta a 200, Rodinal 1+50 per 9' a 20° (8,5' a 21°, 8' a 22°, 7' a 24°), agitazione 60'' iniziali poi 10'' ogni 60''.

KODAK Tri-X 320/320TXP (formato 120) Rodinal se si vuole esaltare la grana secca ed il contrasto vivace ed avere stampe dal gusto retrò; Kodak D-76/Ilford ID-11/Ornano S-38 per cercare nitidezza e poca grana; esposta a 320, 21°, Rodinal 1+50 per 14', agitazione 10'' ogni 60''. Esposta a 200, Rodinal 1+50 per 12' oppure ID-11 1+1 per 12'.

KODAK T-Max Kodak T-Max e Ilford Ilfotec DD-X i più consigliati. Con il D-76 per la TMax 100 il tempo consigliato di sviluppo a 20° è di 11' diluito 1+1; se esposta a 50 iso D-76 1+1 per 10'. Sempre con il D-76 per la TMax 400 il tempo consigliato di sviluppo a 20° è di 15' (10' 1/2 a 24°) diluito 1+3. Per la TMax in sviluppo TMax seguire tempi e metodo d'agitazione (da 6 a 9 capovolgimenti veloci in 5s ogni 30s) consigliati. Con il Kodak XTol si ottiene una nitidezza notevole ed una grana appena percettibile mantenendo un ottima scala di grigi: diluizione 1+1, 9' a 20° o 7' a 24°.

Edited by audario - 22/8/2010, 15:01
 
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